Le Spiagge di Scalea

la guida turistica di Scalea dal 2007

Scalea

CENNI STORICI Situata nell'incantevole Riviera dei Cedri, lungo tratto a nord della costa tirrenica calabrese, Scalea è una delle città più antiche della Calabria, erede della città greco-lucana Laos e della colonia romana Lavinium. Nelle grotte marine dell'isolotto su cui fu costruita Torre Talao, sono stati rinvenuti reperti litici che risalgono al periodo Paleolitico.

Oggi, Scalea è una delle mete turistiche più conosciute e frequentate della Calabria, cuore pulsante dell'alto tirreno cosentino, anche per la presenza di importanti centri commerciali. Circa undicimila gli abitanti, detti "scaleoti", molti di origini campane. Sempre di più gli stranieri che acquistano casa, non solo per trascorrere un periodo di vacanza, ma anche per godere di un clima mite tutto l'anno. Come la comunità polacca, che ha favorito il gemellaggio tra Scalea e la città di Władysławowo, definita la "Piccola Rimini della Polonia".

Scalea
Scalea Scalea

Il tratto di costa a nord, che va dal comune di San Nicola Arcella alla scogliera dell'Ajnella, è ricca di spigolosi scogli, piccole baie e grotte marine. I quattro chilometri di spiaggia che si estendono verso sud, dalla scogliera dell'Ajnella al confine con il Comune di Santa Maria del Cedro, sono interrotti solo dall'imponente scoglio su cui svetta Torre Talao, dalla cui panoramica terrazza si possono ammirare i due volti della città: la Scalea antica, arroccata sul promontorio a dominare tutta la costa, e la Scalea moderna, sviluppatasi a margine della lunga spiaggia.

Il suggestivo Centro Storico è su una ridente collina che degrada verso il mare, dominata dai ruderi del castello. Gradinate in pietra viva caratterizzano vicoletti stretti e tortuosi, spesso poco illuminati quando si passa sotto i "Supporti", piccole gallerie le cui volte realizzate con travi in legno sostengono il pavimento delle case sovrastanti. Palazzi storici come il Palazzo dei Principi. Ed il Palazzo Palamolla, e vecchie case ben ristrutturate donano una nuova luce a questo scrigno medievale.

Dagli anni ‘60, il vecchio borgo venne progressivamente abbandonato e gli scaleoti iniziarono a costruire edifici occupando la zona a sud, fino agli anni '80, quando Scalea assunse l'attuale fisionomia. Con il boom turistico sono nate numerose strutture ricettive e moderni complessi residenziali. Il 12 febbraio 2018, Scalea ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il titolo onorifico di Città, che viene attribuito ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici ed importanza.

Il toponimo Scalea risale al Medioevo e secondo diversi studiosi deriva dal greco "Daskalìon" o "Daskalìa", termine che indica quelle piccole isole utilizzate come approdo per le imbarcazioni, come un tempo era l’isolotto dove fu costruita Torre Talao, oggi completamente insabbiato a causa della regressione marina. Fonti storiche testimoniano che Scalea era un porticciolo con un'intensa attività mercantile e marittima già in epoca normanna.

La patrona di Scalea è la Beata Vergine del Carmelo, la statua è custodita nella Chiesa di Santa Maria d'Episcopio, nella zona alta del centro storico. Fu proclamata patrona e protettrice di Scalea dopo l’epidemia di colera del 1837. Tutti gli anni, la mattina del 16 luglio, il Sindaco si reca in chiesa per offrire un cero votivo ornato di spighe di grano e ramoscelli d'ulivo, i fedeli portano le cinte votive, particolari telai in legno su cui sono inserite candele decorate. La statua della Beata Vergine del Carmelo viene portata in processione, attraversando le principali vie del paese, seguita dai fedeli che hanno sul capo le cinte votive, e dalla banda musicale. Ogni anno si rinnova anche la tradizione della coloratissima "Infiorata", su alcuni tratti stradali vengono disegnati quadri floreali ed immagini sacre.

Altri solenni festeggiamenti si svolgono l'8 settembre, in onore della Madonna del Lauro, protettrice dei marinai di Scalea e di Meta di Sorrento, con una suggestiva processione a mare. Secondo la tradizione popolare, verso la fine del '700, durante una tempesta a largo di Scalea, un'imbarcazione con a bordo marinai di Meta di Sorrento stava per affondare, l'equipaggio campano fece voto di costruire una chiesa, lì dove il mare li avrebbe sbarcati sani e salvi. La statua della Madonna del Lauro è conservata nell'omonimo Santuario, sito nel centro cittadino a pochi passi dall'isola pedonale.

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© Gerardo Iannella